Cerca nel blog

martedì 4 maggio 2010

Il lupo della Sila


Il lupo è diffuso su tutto l’altopiano grazie anche alla presenza delle fitte foreste, nelle quali la specie trova rifugio. E’ sempre utile, quando si parla del Lupo sfatare alcuni luoghi comuni che rendono ancora oggi questo animale inviso a gran parte della gente e soprattutto ai contadini ed ai pastori che, addebitandogli continui attacchi al bestiame domestico, lo perseguitano con ogni mezzo. Va subito detto, a questo proposito, che la dieta del lupo italiano, documentata attraverso ricerche scientifiche sul campo, è ben diversa da quanto si potrebbe immaginare: il 50-60%(addirittura il 70-80% in inverno) del suo sostentamento proviene dagli avanzi di cibo presenti nelle numerosissime discariche di rifiuti solidi urbani poste attorno ai paesi, mentre appena il 4,8% (addirittura lo 0,8% in inverno) è dato dalla predazione sul bestiame domestico; per la restante parte si tratta di piccoli mammiferi selvatici, cani e vegetali. Tuttavia, per quanto nella maggior parte dei casi le ricerche di risarcimento per presunti danni subiti dai contadini e dai pastori sia addebitabile a veri e propri tentativi di truffa, non è raro rinvenire pecore, capre, vitelli uccisi. E’ da chiarire però che la gran parte di queste uccisioni è da addebitarsi non ai Lupi, bensì ai cani inselvatichiti, presenti sul territorio calabrese in numero di circa 39.000 (contro un centinaio di lupi) e privi di quel timore ancestrale nei riguardi dell’uomo che è tipico del Lupo, proprio a causa del fatto che essi provengono solitamente da cucciolate di cani pastori abbandonati dal padrone.

2 commenti:

  1. La maggior parte delle volte la colpa di queti tragici episodi ricade sulla presenza dei lupi, ma bisognerebbe prima accerttarsi del colpevole e poi accusare e uccidere questa specie che comunque è in via d'estinzione e così non facciamo altro che peggiorare la situazione.

    RispondiElimina